Tutte le nostre esperienze sono incluse nel biglietto!
Burano è l’isola dai mille colori, la perla della Laguna: antico villaggio di pescatori abitato fin dal quinto secolo si caratterizza per le case colorate che contribuiscono a creare un paesaggio da favola.
L’isola è famosa anche per la sapienza nella produzione del merletto, attività artigianale che risale al 1500 e che è tuttora famosa in tutto il mondo per la qualità del ricamo.
Il percorso ti permetterà di visitare luoghi storici come la Casa di Remigio Barbaro, famoso scultore “buranèo”, o la Chiesa di San Martino Vescovo e luoghi magici come la Casa di Bepi Suà: una casa coloratissima, vero e proprio manifesto dell’Isola di Burano e del gusto dei residenti per il colore.
Non mancare poi di assaggiare i famosi Bussolà: biscotti che venivano preparati dalle mogli dei pescatori per le lunghe battute di pesca. Ma non esagerare perché sono estremamente calorici!
Questo itinerario è stato creato da Silvia Zanella per Venetiana.
Burano è l’isola dai mille colori, la perla della Laguna: antico villaggio di pescatori abitato fin dal quinto secolo si caratterizza per le case colorate che contribuiscono a creare un paesaggio da favola.
L’isola è famosa anche per la sapienza nella produzione del merletto, attività artigianale che risale al 1500 e che è tuttora famosa in tutto il mondo per la qualità del ricamo.
Il percorso ti permetterà di visitare luoghi storici come la Casa di Remigio Barbaro, famoso scultore “buranèo”, o la Chiesa di San Martino Vescovo e luoghi magici come la Casa di Bepi Suà: una casa coloratissima, vero e proprio manifesto dell’Isola di Burano e del gusto dei residenti per il colore.
Non mancare poi di assaggiare i famosi Bussolà: biscotti che venivano preparati dalle mogli dei pescatori per le lunghe battute di pesca. Ma non esagerare perché sono estremamente calorici!
Questo itinerario è stato creato da Silvia Zanella per Venetiana.
Itinerario consigliato:
Piazza Galuppi
Centro storico dell'isola di Burano, Piazza Galuppi è sede di importanti monumenti: la Chiesa di San Martino col suo campanile storto, l'antica Scuola dei Merletti oggi museo e il piccolo oratorio di Santa Barbara. Questo piccolo oratorio è celebre per essere gemellato con una chiesa di New York e ospita le salme della santa patrona dei pompieri. Al centro della piazza si erge il cippo portabandiera, ricavato dall'albero maestro di una nave veneziana. Al lato dello stendardo è possibile ammirare un pozzo in pietra d'Istria con un leone su un fianco, che serviva a raccogliere e filtrare l'acqua piovana prima dell'inaugurazione dell'acquedotto di acqua potabile nel 1931. Più a destra si erge invece il monumento a Baldassarre Galuppi, compositore e organista nato a Burano nel 1706.
Chiesa di San Martino Vescovo
Fondata nel 959 d.C. da una comunità monastica benedettina femminile e ricostruita più volte, la Chiesa di San Martino Vescovo è la più importante di Burano ed oggi anche l'unica rimasta. Situata in Piazza Galuppi, conserva al suo interno opere artistiche di pregio, tra cui la Crocifissione di Giambattista Tiepolo, databile intorno al 1725, commissionata dal farmacista dell'epoca. Si narra che il pittore abbia dipinto sé stesso alla destra della croce, per lasciare un segno nella storia. La chiesa conserva anche le reliquie di tre santi, Sant'Albano, San Domenico e Sant'Orso, oltre alla Natività di Andrea Fortebasso e una statua della Madonna che si dice sia miracolosa.
Il Campanile Storto
Unico nell'isola, il campanile di Burano è famoso per essere storto. Oggi infatti si presenta alla vista inclinato di 1 metro e 85 dall'asse del baricentro. Quando fu costruito nel 959 non era storto, ma lo diventò dopo alcuni restauri, poichè il terreno argilloso non ne resse il nuovo peso e cedette. Sulla sommità si ergeva un angelo ligneo dorato, rovesciato nel 1872 da un forte vento. L'attuale croce fu posta nel 1929.
Campo della Pescheria
Il Campo della Pescheria fu la sede de mercato ittico fino 1995. Aperto a fine 1800, rappresentò l'appuntamento quotidiano per migliaia di residenti. I tavoli bianchi in pietra d'Istria e ferro sono testimoni del glorioso passato di questa pescheria, quando su questi banchi si riversavano cesti colmi di pesce fresco. Oggi i banchi sono utilizzati tre giorni a settimana per il mercato della frutta e della verdura, mentre il mercato del pesce si è trasferito in una moderna bottega nei pressi.
Corte della Comare
La Corte della Comare è uno dei campielli più grandi e colorati di Burano. Gli abitanti dell'isola chiamano questo luogo "Spagnera", che in dialetto locale significa "erba medica", forse riferendosi al grande spazio erboso ancora visibile sulla sinistra. Curiosa in questo luogo è la colorazione di alcune case, con tonalità vivaci che si sormontano tra loro, marcando i confini di ogni famiglia con precisione.
Mazzorbo
Il lungo ponte di legno che dal 1650 collega Burano a Mazzorbo viene affettuosamente chiamato dai residenti "el ponte longo" e permette di raggiungere a piedi e non solo in barca l'isola di Mazzorbo, dove ancora oggi si pratica l'agricoltura. In passato Mayurbium era una grande città, ma oggi ci vivono solo poche persone. Abbandonata insieme a Torcello nel 1600, Mazzorbo è rinata in questi anni grazie all'intraprendenza di alcuni viticoltori che hanno riscoperto un'antica pianta di vite, la Dorona, da cui si ricava un vino dorato. Nel vigneto è presente anche una tenuta con ristorante stellato. Mazzorbo è infine famosa per alcuni palazzi, antiche residenze di villeggiatura dei nobili veneziani, oltre che per la meravigliosa Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria.
Casa di Remigio Barbaro
Qui abitava fino al 2004 il Buranello più illustre di tutti i tempi: Remigio Barbaro da Burano, chiamato "Il Professore". Scultore stimato, era un solitario figlio di pescatori con la passione per l'arte. Non volle mai allontanarsi da Burano, espose tuttavia parecchie volte alla Biennale di Venezia. Francescano per scelta, visse tutta la vita in semplicità in compagnia della moglie. Alla sua morte, la casa fu donata alle Belle Arti e sarà presto un museo. Qui è già possibile ammirare il giardino adorno di opere d'arte e la scritta "Laudato Sie O Mi Signore" che corre lungo tutto il perimetro. Opere di Remigio sono presenti in vari luoghi dell'isola di Burano, di Venezia e nelle isole circostanti.
Casa di Bepi Suà
Nascosta nel labirinto di calli e campielli, non distante dalla via principale, si trova Casa di Bepi, una casetta coloratissima, autentico manifesto dell'isola di Burano. La facciata è completamente ricoperta di figure geometriche di colori vivaci. Ma la vera curiosità di questo luogo è che quando Giuseppe Toselli, il proprietario, abitava qui, era solito ridipingerla ogni giorno cambiando qualche colore.
Museo del Merletto
Edificio risalente alle origini di Burano e anticamente sede del governo locale, dal 1872 e per 100 anni, questo palazzetto dalle finestre gotiche è stato la sede principale della Scuola del Merletto. Qui le giovani allieve potevano avvicinarsi alla carriera di merlettaie. Promossa e patrocinata dalla Regina Margherita di Savoia, grande estimatrice del merletto di Burano, la scuola garantì per la prima volta alle donne dell'isola un lavoro stipendiato. Nel 1972 la scuola fu chiusa e adibita a Museo del Merletto.